Gli anarchici non votano, lottano!

Riteniamo le elezioni parte di un sistema corrotto, oppressivo e sfruttatore. Nulla di nuovo: all’origine della concezione moderna dell’anarchia, che ha circa 250 anni, lo spirito dell’anarchismo è sempre stato orientato alla lotta diretta per l’autogestione e per il federalismo decentralizzato. Quest’ultimo è caratterizzato dalla costruzione di una forza politica legittimata dal basso, da parte degli oppressi e degli sfruttati. È sempre esistita una resistenza a tutte le proposte istituzionali che vogliono eliminare questa autonomia e le elezioni rappresentano appunto la rimozione dell’autonomia e violano la libertà delle persone di poter fare politica direttamente, senza rappresentanza, senza partiti e senza stato.

Attualmente in Brasile siamo costretti a subire un altro processo elettorale che rimuove l’agire popolare, semina divisione e indebolisce la lotta per l’emancipazione. Nonostante ciò , molte persone che si definiscono anarchiche stanno propagando “il voto utile critico”, per paura di consolidare forze totalitarie e fasciste. Crediamo che queste persone non siano consapevoli della realtà vissuta dagli emarginati della società, che non vivano nelle cattive condizioni delle favelas brasiliane e non siano bersagliati dalla violenza quotidiana che i nostri popoli oppressi e sfruttati subiscono.

Assumere lo stereotipo “sinistra / destra” e dichiarando di “andare a votare” significa sminuire la lotta e la resistenza che il nostro popolo ha condotto sin dall’invasione di questa terra da parte degli europei. Ancor peggio, vuol dire tradire i princìpi della libertà sociale, dell’uguaglianza e della giustizia che prevalgono nelle lotte anarchiche e che hanno portato migliaia di anarchici a morire in tutto il mondo nella battaglia contro l’oppressione e lo sfruttamento delle tirannie, siano esse economiche, sociali, politiche o culturali.

I nostri scontri sono avvenuti sia con i governi di destra che di sinistra, quindi sappiamo che nessuno di loro è meritevole di un solo voto. Non abbiamo dimenticato le nostre sconfitte per mano delle forze della repressione negli ultimi 10 anni, né abbiamo dimenticato la persecuzione e le minacce contro i nostri attivisti che sono stati arrestati per aver manifestato nelle strade contro lo stato.

Non siamo interessati al risultato elettorale, al riguardo la nostra protesta è sempre stata ed è l’annullamento o il non voto. L’importante è consolidare ed espandere la lotta e la resistenza per l’emancipazione di tutti gli oppressi e gli sfruttati e ciò avverrà indipendentemente da chi vince il processo elettorale. Le nostre azioni avvengono nelle comunità in cui costruiamo democrazie dirette, con ampia partecipazione popolare, senza partiti, senza padroni. Siamo sicuri che la lotta condotta in questo modo possa espandere le esperienze anarchiche favorendo il processo di emancipazione sociale che ricerchiamo.

Ribadiamo con forza che nel 2019 saremo in prima linea nella lotta per la libertà, l’uguaglianza e la giustizia sociale, per l’emancipazione sociale degli oppressi e degli sfruttati, indipendentemente da chi viene eletto, perché sappiamo che la nostra lotta sarà sempre lotta contro tutti i partiti politici, contro i gruppi tirannici e autoritari che vivono dello sfruttamento e dell’oppressione di tutto il nostro popolo.

Gli Anarchici non votano, lottano!

Black Phoenix Anarchist Union
Anarquista Federalist Initiative Brazil – IFA Brazil
[Trad. di Flavio Figliuolo]

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